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Uno che si salva

Uno che si salva narra la vicenda di Siro Baghini, un antieroe
che cerca al di fuori della provincia il proprio riscatto, ma fra un tentennamento e l’altro
si abbandona a una corrente aliena, a un impeto che non ha coscienza di come attivare.
Un impeto che vorrebbe essere borghese ma ha su di sé lo stigma dei cafoni,
e gira in un cerchio di stasi dinamica: immagina, il Baghini, ma non concretizza; fa progetti,
ma cozza ora con l’idillio anestetico dei desideri, ora con il nocciolo duro della vita
che non viene mai come si vorrebbe. Specie se ci si guarda esistere, partecipando il minimo
per convincersi di averci provato, con l’aria di chi si sente all’altezza ma poi non traduce
in gesti la volontà. Abbagliato dalle apparenze, il Baghini è vittima di velleità imprudenti
a fronte di sani intenti, e per quanto conscio delle illusioni, le forze che lo portano fuori rotta
sono più forti della sua logica. La realtà urbana che egli ritiene superiore a quella rurale
è ostile a chi la elegge a modello, e si serve della chimera per demolirne le aspettative,
in quanto le aspettative sono la tomba della serenità. Perché si può cambiare ambiente,
ma mai cancellare quello in cui si è nati: tentare di tradire le proprie origini testimonia
come l’individuo, per essere metropolitano, debba rinunciare all’umanità.

– A cura di Giulia De Marco –

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Francesco Jovine è stato uno dei più fini letterati del Novecento italiano.
Nato nel 1902 a Guardialfiera, nel Molise, fu maestro, assistente universitario
e direttore didattico. Collaborò con numerosi giornali, animò la vita culturale di Roma
insieme a Corrado Alvaro e Libero Bigiaretti, fondò il Sindacato Nazionale Scrittori
e promosse conferenze e attività intellettuali. Legato alla terra natale e alla sua poetica,
vi ambientò Signora Ava (1942) e Le terre del sacramento (1950), due tra i romanzi
più significativi dell’ultimo secolo. Uno che si salva è stato pubblicato nel 1948,
in un originale binomio con la novella Tutti i miei peccati.

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Il volume, realizzato su cartoncino di pura cellulosa ecologica e marcato a feltro,
carta interna morbida con effetto vintage, sarà in tutte le librerie e negli store online
dal 24 settembre, oppure da oggi, in copia numerata e senza spese di spedizione,
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Il pastore sepolto

Novella di lirica asprezza, Il pastore sepolto è ambientato nei latifondi in rovina di un meridione di antica civiltà, ma oppresso da un lungo abbandono. L’autore narra le conseguenze della lotta quotidiana di una famiglia che è simbolo di un popolo e di una terra intera, e lo fa con la poesia crudele della concretezza. Perché Jovine, pater familias degli iperrealisti, con uno dei più importanti racconti sulla questione meridionale, in un’atmosfera di tragedia e sortilegio, traccia l’anamnesi di un destino attuale in ogni tempo.
«Non vedevo, come gli inverni precedenti, allegri focolari, e non sentivo odore di vivande nei vicoli fradici di mota; dalle porte buie s’indovinavano i camini spenti.
Sulla bottega del barbiere e accanto all’ufficio del cassiere comunale c’erano grandi manifesti che rappresentavano bastimenti a vapore in mezzo al mare azzurro; sui fianchi delle grandi navi c’erano piccole imbarcazioni a remi cariche di signore velate e di uomini in cilindro.
Tutti i contadini di Guardialfiera volevano mettersi il cilindro
e andarsene per mare verso l’America azzurra».

– A cura di Michela Iannella –

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Francesco Jovine è stato uno dei più fini letterati del Novecento italiano. Nato nel 1902 a Guardialfiera, da un’umile famiglia molisana, fu maestro, assistente universitario e direttore didattico. Collaborò con numerosi giornali, animò la vita culturale di Roma insieme a Corrado Alvaro e Libero Bigiaretti, fondò il Sindacato Nazionale Scrittori e promosse dibattiti, conferenze e attività intellettuali.
Legato alla terra natale e alla sua poetica, vi ambientò Signora Ava (1942) e Le terre del sacramento (1950), due tra i romanzi più significativi dell’ultimo secolo. Il pastore sepolto, scritto nel 1945, è tratto dall’omonima raccolta di racconti.

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Il volume, realizzato su cartoncino Kraft silk screen di pura cellulosa ecologica e marcato a feltro, carta interna Arena Ivory Bulk extralusso a grammatura 140, è in tutte le librerie e nei maggiori store online, oppure in copia numerata e senza spese di spedizione, qui: https://divergenze.eu/prodotto/il-pastore-sepolto/