Tutto, tranne l’amore

In Tutto, tranne l’amore un padre, con storie brevi che paiono favole,
tenta l’impresa ardua e tenerissima di spiegare al figlio, nell’età incontaminata,
come imparare a cadere, a gioire e ad ascoltare la voce della coscienza.
«Credi di avere danzato, finora? No, hai girato su te stesso, costretto
come una vite in un tassello. Hai scambiato per danza la più antica delle schiavitù»
diceva il maestro. L’allievo – pur essendo il primo della classe – non capiva.
«C’era un ragazzo come te, anni fa. Lui sì che ballava. Tu sei una vite cromata
grande, lucente, ma nel muro ci entri troppo facilmente. Troppo volentieri.
Ti adegui, e a differenza della mitezza, adeguarsi non è esattamente una virtù.
Lui invece era una vite minuscola, a prima vista incapace di reggere qualcosa.
Eppure mentre si muoveva rideva, girava ed entrava nel muro,
e del buco faceva un nido: quello delle tortore o dei corvi
è fatto di pagliette, ma resiste anche agli uragani».

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Sergio Daniele Donati, avvocato classe 1966, fondatore e caporedattore
del litblog “Le parole di Fedro”, ha firmato E mi coprii i volti al soffio del silenzio
per Mimesis, nel 2018, e la silloge Il canto della Moabita (Ensemble, 2021).
Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste, blog letterari e quotidiani.
Studioso di meditazione, tiene seminari sul valore simbolico dell’alfabeto ebraico.

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Il tascabile, realizzato in cartoncino ecologico e carta interna bulk ad effetto vintage,
è reperibile in tutte le librerie e nei migliori store online. Altrimenti, senza spese
di spedizione, è acquistabile su https://divergenze.eu/prodotto/tutto-tranne-lamore/
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