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Domus Schanatorum

L’opuscolo dal titolo Domus Schanatorum, cioè “Casa degli Scanati”,
antico nome del borgo di Torre De’ Negri, non riporta l’avventura di un luogo
e delle sue genti nella parentesi dei secoli, ma poche deduzioni sulla scintilla
dalla quale è nata una comunità. È un’operazione di “narrativa culturale”
che rimanda alle storie attorno al fuoco degli antichi ed ha il fine
di accendere la curiosità attingendo nel contempo al serbatoio della fantasia,
alle prove documentali e al folklore di grida e leggende.
Un po’ ricerca, un po’ beffa e un po’ tradizione.

«È in quel tratto della Strada Regina che gli Scanati apparecchiano una domus.
La famiglia non ha nobili origini: le guadagna a colpi di vanga, di pelle cotta dal sole
e mani sferza­te dal gelo, sui campi. Ager scamnatus, nell’Im­pero,
è un coltivo che s’estende­ in lunghez­za e gli Scanati, umili ortolani pavesi,
si ritrovano nell’arco di qualche centinaio d’anni non certo dei plutocrati,
ma con un toponimo figlio della propria at­tività e sufficiente a permettergli
d’avere in concessione un terreno di cui essere patròni».
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Fabio Ivan Pigola, politologo ma non troppo, cultore di teorie eversive dell’utopia,
ha fondato e collabora a magazine di satira e attualità con l’ostinazione di un marxista.
Consulente letterario, editore, studioso di scienze sociali e storiche, ghost writer
«perché il mio nome in copertina suona male», si occupa di letteratura
da quando ha capito di non avere i numeri per la matematica.

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L’opuscolo, realizzato in cartoncino ecologico e carta interna bulk a effetto vintage,
è in tutte le librerie e nei migliori store online. Oppure, senza spese di spedizione,
è acquistabile in un lotto di copie limitate e numerate singolarmente
qui: https://divergenze.eu/prodotto/domus-schanatorum/

Cupio dissolvi

Cupio dissolvi, che indica la volontà mistica di scindere l’anima dal corpo,
qui evoca il profano rigetto di cliché secolari, per un abbandono meno spirituale ad altri.
E il “Progetto” della misteriosa Signora a cui molte donne del racconto si consegnano
ha in sé tutti i caratteri dell’odierna filosofia occidentale, in cui molto dell’inverosimile
finisce tradotto in realtà. «Quando m’accorsi d’essere incinta, quasi non me la sentivo
di confessargli che aspettavamo un bambino. Chiara invece fu molto felice
quando glielo annunciammo: si capiva che era sincera, in equilibrio con il mondo,
e aveva perdonato il suo corpo, peraltro privo di colpe. E poi, fra meno di due mesi
avrebbe finalmente avuto fra le braccia il proprio frutto d’amore.
Andava tutto a gonfie vele. Fino a ieri mattina».
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Jessica Cafarelli, nata a Milano nel 1978, è una professionista della comunicazione
con una formazione in Lingue. Dopo aver trascorso anni in una multinazionale di telefonia,
ha deciso di intraprendere la strada dell’imprenditorialità. Attualmente offre servizi
di consulenza a varie aziende. I libri, la cucina e i gatti sono le sue tre grandi passioni.

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Il tascabile, realizzato in cartoncino ecologico e carta interna bulk a effetto vintage,
è in tutte le librerie e nei migliori store online. Oppure, senza spese di spedizione,
è acquistabile in un lotto di copie limitate e numerate singolarmente
con inchiostro naturale, su https://divergenze.eu/prodotto/cupio-dissolvi/