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Due saggi dirompenti

Due saggi dirompenti è un testo capace di scuotere dal torpore le coscienze
che il paradigma produttivista sta inibendo, grazie ai meccanismi con i quali
genera sudditanza volontaria e riduce la consapevolezza degli individui,
rendendoli incapaci di vedere il progetto terribile del capitalismo
nascosto dietro una apparente promozione della libertà.
«Gli imperativi e i precetti etici, proposti dalla propaganda al fine di esaltare «il bene comune», «la salute pubblica», «la sicurezza collettiva» e tutti quei valori utili a ottenere il consenso, grazie al sentimentalismo infame dei sensi di colpa, sono un linguaggio approvato, di presa sicura. Chi si discosta dagli imperativi etici proposti diviene il colpevole da allontanare ed etichettare come amorale. Non è un caso che l’agenda pubblica abbia una fame perpetua di crisi, di eventi catastrofici che i palazzi del potere impiegano a mo’ di grimaldelli per mostrare alla popolazione quanto i loro inquilini siano impegnati a servizio della pace, del ritorno più rapido possibile al­la normalità».

– a cura di Marco Vagnozzi e Massimiliano Marianelli –

Lucrezia Lombardo nasce ad Arezzo nel 1987. Dopo la maturità classica
si laurea in Scienze filosofiche a Firenze, lavora quindi come curatrice, autrice di testi d’arte e giornalista. Scrive per varie riviste letterarie, insegna Storia e Filosofia presso un liceo ed è collaboratrice d’ateneo come docente di Storia della filosofia contemporanea. Co-direttrice della galleria d’arte Ambigua di Arezzo, è autrice di sillogi poetiche,
redattrice del magazine italo-francese «La Bibliothèque Italienne»
e responsabile del blog culturale del quotidiano ArezzoNotizie.

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Il volume, realizzato su cartoncino e carta extralusso, è in tutte le librerie e nei maggiori store online, oppure in copia numerata e senza spese di spedizione, qui: https://divergenze.eu/prodotto/due-saggi-dirompenti/

Augeo | dialoghi di scienze umane, I

Il primo numero di Augeo | dialoghi di scienze umane contiene un seminario a cura di Manuela Bianchi, Ignazio Li­cata, Lore­dana Lo Bianco, Marco Vagnozzi e Francesca Veltri sull’intervento di Adolfo Levi al Congrès Descartes di Parigi, il giorno 5 agosto 1937, dal titolo I rapporti tra la filosofia e la scienza nel pensiero contemporaneo. Nella propria riflessione l’autore spie­ga che la filosofia può insegnare al­la scienza che valore di og­gettività può accordare alle sue co­stru­­zioni, ma deve im­pa­rare dalla scienza a critica­re i princìpi o le proposizio­ni che ha am­messi senza un esame sufficiente. La tavola rotonda non è quindi una sterile dicotomia, ma una discussione ad ampio raggio anche alla luce della attualità, e mette in luce in che modo, la filosofia e la scienza come approccio spirituale e materiale, possa­no integrarsi per dare al genere umano ciò che è necessario ed essenziale. 
«Scriveva Ginsberg che “solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo se sarà il caso”. Non sarà così, e nemmeno può esserlo, ma lo spirito non dovrebbe essere troppo diverso. Ai filosofi il compito di dare consistenza ai futuri possibili, e di spiegarci come siamo caduti così rapidamente
in un Medioevo ad alta virtualizzazione».

– A cura di Massimo Rovati e Monica Cerri | Responsabile di edizione Antonina Nocera –

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Gli atti del convegno sono stampati con cura artigianale su carte pregiate e disponibili in tutte le librerie e nei maggiori store online, oppure in copia numerata alla pagina
https://divergenze.eu/prodotto/augeo-dialoghi-di-scienze-umane-numero-i/ 
senza alcuna spesa di spedizione.

Me(n)talgear

Me(n)talgear è un’opera costruita attorno a una domanda: può un videogioco essere considerato un’opera d’arte e parlare di attualità e temi sociali con la profondità riconosciuta al cinema e alla letteratura? Il dibattito nato attorno a Metal Gear Solid, saga creata da Hideo Kojima, dimostra che è possibile, e questo saggio videoludico mette in rilievo come, tra meme, realtà virtuale, intelligenze artificiali e controllo dell’informazione, l’autore avesse predetto lo sbando della nostra società con un ventennio di anticipo
e indicato quale futuro, molto probabilmente, ci aspetta.
«Le espressioni artistiche già conosciute come il cinema contengono simboli e linguaggi
che il videogame, nel corso della sua evoluzione, ha fatto propri e ha interpretato
allo scopo di creare una nuova forma di narrativa che, a sua volta,
va a influenzare il linguaggio delle forme d’arte già consolidate».

– A cura di Alessandro Lolli. Prefazione di Marco Vagnozzi –

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Nicholas Gineprini, nato ad Urbino nel 1991, vive a Pechino.
Autore e giornalista freelance con focus particolare sul calcio cinese, ha all’attivo
collaborazioni col Chinese Soccer Observatory della University of Nottingham
e la rivista di sport italiana l’Ultimo Uomo. Nel 2016 ha pubblicato il libro
Il Sogno Cinese: Storia ed economia del calcio in Cina.

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Il volume, realizzato su cartoncino Kraft Silk Screen di pura cellulosa ecologica
e marcato a feltro, carta interna bulk a effetto vintage, è in tutte le librerie
e nei maggiori store online, oppure ordinabile alla pagina
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La dialettica della Ragione

Un’introduzione esauriente al Theodor Adorno sociologo, filosofo e musicologo della Scuola di Francoforte, tra i grandi protagonisti dell’avventura del pensiero del Novecento.

È l’uso distorto e ideologico dei media a impedire che si sviluppi nelle masse la capacità dialettica di confrontare i singoli elementi fra loro. È questo uso che Adorno attacca, e non il mezzo in sé, come spesso invece si è creduto. Egli si augurava un mondo riconciliato nel quale il progresso avrebbe preso atto del suo momento regressivo, e in cui i media avrebbero coltivato coscienze critiche ca­paci di immaginare davvero, piuttosto che di pensare per stereotipi. «Tutto quanto oggi si chiama comunicazione, senza eccezione, è solo il rumore che soverchia il mutismo dei bloccati dal sortilegio».

Apparato critico a cura del filosofo Marco Vagnozzi

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Sergio Pandolfo, palermitano classe 1982, vive a Partanna in provincia di Trapani e si forma al liceo classico “G. Pantaleo” di Castelvetrano. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Filosofiche nell’ateneo di Palermo, è appassionato di letteratura e di scacchi.

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Il volume, realizzato in cartoncino ecologico di pregio e carta avoriata bulk extralusso,
è in libreria, negli store web o su https://divergenze.eu/prodotto/la-dialettica-della-ragione/
dov’è acquistabile in copia numerata e senza spese di spedizione.

L’alunno

L’alunno, o tutto ciò che la scuola non ha il coraggio di rivelare è una testimonianza diretta
in forma di saggio divulgativo, scritto con uno stile immediato e privo di tecnicismi,
di quel fastidioso politichese di cui spesso vengono infarcite le pubblicazioni a tema.
L’autrice offre un’esperienza dalla parte degli studenti e da quella dei docenti,
finalmente parificate nell’analisi della realtà in cui si incontrano, e una lucida esposizione
di rimedi a magagne che il sistema denuncia da decenni senza mai correggere.
Un viaggio nella “insostenibile profondità delle empatie” per capire davvero
le ragioni del disagio giovanile e prevenirle, un’escursione senza giudizi somma­ri,
con la partecipazione di chi si mette alla pari, prende in esa­me le fragilità e lavora sui dubbi,
perché l’esercizio della domanda è l’unico sentiero che porta alla consapevolezza.
«L’errore più grande che fa la scuola è imporre dall’alto un decalogo, un programma,
e chiedere di accettarlo supinamente. Non sono forse, gli studenti, maturandi? Non è forse,
l’adulto, maturo, e si comporta alla luce delle esperienze accumulate nel corso della storia?
È facile allora capire come la pretesa che sia lo studente a piegarsi alla procedura,
anziché la procedura a essere pensata in funzione dello studente, por­ti a clamorosi disastri».

Apparato critico a cura di Riccardo De Rosa, con una nota di Marco Vagnozzi.

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Lucrezia Lombardo nasce ad Arezzo il 16 aprile 1987. Dopo la maturità classica si laurea
in Scienze filosofiche a Firenze, lavora come curatrice, autrice di testi d’arte contemporanea
e cataloghi, quindi come giornalista, specializzandosi in gestione dei beni culturali. Attualmente insegna Storia e Filosofia presso un liceo e collabora con alcuni atenei come docente di Storia della filosofia contemporanea. Oltre a L’alunno ha pubblicato le raccolte poetiche La Visita (Giulio Perrone Editore, 2017), La Nevicata (Castelvecchi, 2017)
Solitudine di esistenze (Giulio Perrone Editore, 2018).
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Il volume, realizzato con materiali di pregio e carta interna avoriata extralusso,
è in tutte le librerie, negli store online o acquistabile, senza spese di spedizione,
su https://divergenze.eu/prodotto/lalunno/ in copia singolarmente numerata.

La rivoluzione, forse domani

La rivoluzione, forse domani è la trascrizione di un manoscritto autografo, ritrovato
in circostanze fortunose, un incantesimo che unisce una storia d’amore e di umanità
in tempo di guerra, l’inno appassionato per una terra e una vicenda di resistenza
prima della Resistenza
, firmata da un’autrice coltissima e misteriosa.
Una novella di valore storico e sociale incalcolabile.

È nel lembo di terra fra Costa de’ Nobili e Zenevredo, due borghi divisi da un ponte di barche tra i salici sul fiume Po e i primi rilievi dell’appennino, che si consuma la vicenda narrata. Vicenda che si apre in un clima campagnolo, quasi georgico, e pur entrando subito nel climax del conflitto attraverso i dialoghi d’un gruppo di vignaioli e l’anziano signor Balossi, per due capitoli descrive la nascita di un legame amoroso tra il Michele – con l’articolo davanti –
e Melania, una delle figlie gemelle della perpetua di un parroco della zona. Ma è anche
e soprattutto un documento che testimonia una forma di Resistenza in un periodo in cui parecchia stampa era allineata, i dissidenti erano molti meno rispetto ad un paio d’anni dopo, e parte di quella dissidenza non era viva nella popolazione, se non attraverso forme improvvisate come quella del Michele e della sua cerchia d’amici. L’autrice, ex insegnante, padrona di almeno quattro lingue, ha una profonda conoscenza delle dinamiche letterarie
e unisce linguaggio dialettale e passaggi di notevole finezza che ad ogni rilettura
trasmettono qualcosa in più: grandi e piccole illuminazioni, delicati scorci emotivi
e un tono fatale in cui muove gli uomini sul palco della II Guerra Mondiale,
visto da chi l’ha vissuta sulla pelle, nei visceri e nello spirito.

– Apparato critico di Chiara Solerio, postfazione del filosofo Marco Vagnozzi –

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Il volume, realizzato su cartoncino ecologico FSC e carta Arena Ivory Bulk extralusso, è in tutte le librerie e nei maggiori store online, oppure acquistabile senza spese di spedizione qui: https://divergenze.eu/prodotto/la-rivoluzione-forse-domani/

L’indebolimento dei legami umani

L’indebolimento dei legami umani, ovvero come la competizione ha progressivamente ridotto la solidarietà, plaquette fuori collana in tiratura limitata, è un saggio breve ma illuminante su come la società dei consumi, con l’illusione del progresso,
va allontanando tra loro gli uomini, e come l’inganno della lotta per il benessere
stia minando alle basi il concetto di comunità. Una problematica quanto mai attuale
di cui si evidenziano e discutono cause, manifestazioni e rimedi.

«Competere è diventato un fatto di quantità, di ramificazione distributiva e di efficacia
dei messaggi pubblicitari da parte dell’industria, per spartirsi il cliente disposto ad annullare
le sfide personali pur di avere l’utopia della comodità. Una comodità scontata
solo sui cartellini, ma pagata a un prezzo sociale altissimo».

Postfazione e apparato critico del filosofo Marco Vagnozzi.

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Laura Martignani nasce il 5 ottobre del 1998 a Bologna. Nella terra del buon cibo, legami e sentimenti, scopre la vocazione per la scrittura nei tempi sospetti del diario segreto. Dopo un’infanzia e un’adolescenza trascorse tra la città natale e Ferrara, frequenta il liceo Carducci nella capitale degli estensi, quindi si iscrive all’ateneo di Verona, dove studia Lingue per il Commercio Internazionale. Inglese, russo e cinese, perché l’idioma del sol levante fa parte di lei da quando ne ha scoperto il fascino, vivendo il IV anno di liceo nella patria dei ravioli a vapore. Nemmeno laggiù ha smesso di scrivere: fossero appunti da block notes o una nota sullo smartphone, ha sentito il bisogno di salvare ogni pensiero o vicenda.
A un paio d’anni dal rientro in Italia ha raccolto l’esperienza emotiva in un articolo,
dal titolo Come ti disintegro i pregiudizi sulla Cina, pubblicato sul magazine Kultural.
Non sa cosa farà da grande, tranne che andrà incontro a tutto con serena curiosità.
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Il volume, realizzato su cartoncino ecologico FSC e carta Arena Ivory Bulk extralusso, è in tutte le librerie e nei maggiori store online, oppure acquistabile senza spese di spedizione su https://divergenze.eu/prodotto/lindebolimento-dei-legami-umani/