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Due saggi dirompenti

Due saggi dirompenti è un testo capace di scuotere dal torpore le coscienze
che il paradigma produttivista sta inibendo, grazie ai meccanismi con i quali
genera sudditanza volontaria e riduce la consapevolezza degli individui,
rendendoli incapaci di vedere il progetto terribile del capitalismo
nascosto dietro una apparente promozione della libertà.
«Gli imperativi e i precetti etici, proposti dalla propaganda al fine di esaltare «il bene comune», «la salute pubblica», «la sicurezza collettiva» e tutti quei valori utili a ottenere il consenso, grazie al sentimentalismo infame dei sensi di colpa, sono un linguaggio approvato, di presa sicura. Chi si discosta dagli imperativi etici proposti diviene il colpevole da allontanare ed etichettare come amorale. Non è un caso che l’agenda pubblica abbia una fame perpetua di crisi, di eventi catastrofici che i palazzi del potere impiegano a mo’ di grimaldelli per mostrare alla popolazione quanto i loro inquilini siano impegnati a servizio della pace, del ritorno più rapido possibile al­la normalità».

– a cura di Marco Vagnozzi e Massimiliano Marianelli –

Lucrezia Lombardo nasce ad Arezzo nel 1987. Dopo la maturità classica
si laurea in Scienze filosofiche a Firenze, lavora quindi come curatrice, autrice di testi d’arte e giornalista. Scrive per varie riviste letterarie, insegna Storia e Filosofia presso un liceo ed è collaboratrice d’ateneo come docente di Storia della filosofia contemporanea. Co-direttrice della galleria d’arte Ambigua di Arezzo, è autrice di sillogi poetiche,
redattrice del magazine italo-francese «La Bibliothèque Italienne»
e responsabile del blog culturale del quotidiano ArezzoNotizie.

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Il volume, realizzato su cartoncino e carta extralusso, è in tutte le librerie e nei maggiori store online, oppure in copia numerata e senza spese di spedizione, qui: https://divergenze.eu/prodotto/due-saggi-dirompenti/

Necessità del romanzo

Più che un genere letterario, nel romanzo c’è una disposizione che consente di fare fronte alle questioni civili. Si medita o si riflette sul caos, sul vuoto e le angosce di un eterno presente nel quale l’homo consumens è vittima dell’imperativo di un desiderio mai soddisfatto, della vacuità futile e tossica dell’industria. Tra impegno politico e letterario, pensiero critico e reazione alle tragedie del liberismo, il romanzo attiva autocritica, coscienza e comprensione, liquidando le ambiguità della zona in cui siamo ciò che viviamo. «Nel romanzo» infatti, spiega l’autore, «si può comprendere la propria esistenza: l’atto di raccontare riporta alla luce ciò che altrimenti sarebbe dimenticato e perduto.
In questo modo il romanzo è occasione di riflessioni che sottraggono al ristagno la coscienza;
è disvelamento del soggetto, dell’oggetto, e del sistema che li lega».

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Alessandro Gaudio insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università della Calabria.
È membro del comitato scientifico della «Rivista di Studi Italiani», di «Diacritica»
e di «Capoverso»; collabora con «Il Ponte», «Lingua Nostra», «Incroci», «Poetiche»,
«In Limine» ed altre prestigiose riviste di settore. Tra le sue pubblicazioni si segnalano
Morselli antimoderno (Sciascia, 2011), Il romanzo del Sud (Giulio Perrone, 2017)
e Gli anelli di Saturno (Diacritica Edizioni, 2020). All’attività di studioso affianca
l’esigenza di analizzare e contrastare i meccanismi psichici, sociali e politici del capitalismo.

Il volume, realizzato su cartoncino ecologico Materica Acqua e carta avoriata extralusso,
è in tutte le librerie e nei maggiori store online, oppure in copia singolarmente numerata
alla pagina https://divergenze.eu/prodotto/necessita-del-romanzo/