La vicenda dai confini larghi e imperfetti di Lazzaro Mainardi, umana proprio perché estrema e priva di rimorsi anche quando il protagonista si lascia vivere, pensare, incolpare, ed «alzati e cammina» lo dice a ciascuno di noi.
La scelta di Lazzaro non è un poliziesco, un noir, un thriller o un ritratto storico alla Bukowski di una generazione uscita con troppi acciacchi dagli anni di piombo: è tutto insieme e molto di più.