La composizione del grigio

La composizione del grigio è un romanzo in cui le indicazioni geografiche e temporali sono vaghe. I nomi dei personaggi sono assenti in quanto si tratta di anime, ombre, la cui identità non può essere pirandellianamente racchiusa in un nome imposto dall’au­tri­ce. E poiché il grigio ha origine dall’unione di tutti i colori e si rivela una continua opportunità di vita, come in un processo alchemico la protagonista dovrà attraversare tutti i colori per comprendere le sfumature che la completano come artista, amante, figlia e madre.
«All’epoca credevo e speravo in non so che cosa. Non possedevo bene più prezioso della convinzione che la mia vita, un giorno, sarebbe cambiata; in meglio, s’intende.
D’altron­de, chiunque, con una famiglia disastrata, si sarebbe aggrappato
con le unghie e con i denti a un tempo non ancora inchiodato all’irreversibilità del vissuto».

– Apparato critico a cura di Mara Venuto –

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Sara Notaristefano è nata a Taranto nel 1980 e da anni risiede a Merano, dove insegna Lettere nella scuola secondaria di II grado «Gandhi». Pubblica saggi e recensioni sul semestrale di critica letteraria “Incroci” e sul relativo blog. Appassionata di musica,
studia canto moderno e jazz. Nel 2012 ha curato un’antologia di testi che indaga i rapporti tra poesia e canzone d’autore: Note di poesia.
Canzoni d’autore in lingua italiana, inglese e francese
(Stilo Editrice).
Autrice di novelle e poesie in volumi antologici, nel 2020 il suo racconto
Breve storia di ordinari alibi familiari è stato selezionato tra i vincitori
del Premio Velletri Libris, menzione speciale Fernando Cancellieri.

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